La contribuzione alle forme di previdenza complementare è deducibile dal reddito complessivo annuo fino al limite di 5.165 euro, ad esclusione della contribuzione derivante da quote del TFR.
Per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 2007 (data di prima apertura posizione contributiva c/o INPS o altro ente di previdenza obbligatoria) l’adesione alla previdenza complementare è ancora più conveniente perché può godere di un vantaggio fiscale aggiuntivo che può permettere al giovane lavoratore di dedurre fino a un massimo di 7.747 euro all’anno.
Entro i medesimi limiti annuali è deducibile anche la contribuzione versata a favore dei familiari fiscalmente a carico.