Descrizione
Versamento contribuzione volontaria aggiuntiva
I versamenti effettuati in favore di una forma di previdenza complementare sono deducibili fiscalmente per un importo annuo complessivamente non superiore a 5.165 €. Nel caso di lavoratori dipendenti questa cifra comprende il contributo a carico del lavoratore trattenuto in busta paga, l’eventuale contributo a carico del datore di lavoro e i contributi volontari al fondo pensione. Le quote di TFR, invece, sono escluse.
Per sfruttare appieno l’importo massimo deducibile, è possibile destinare al proprio fondo pensione somme volontarie aggiuntive, che vanno versate entro la fine di dicembre di ogni anno e presentate nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.
Aumento del contributo a carico del lavoratore
Se sei un lavoratore dipendente iscritto al fondo pensione su base collettiva, puoi decidere entro la fine di dicembre se aumentare il contributo a tuo carico trattenuto mensilmente in busta paga, sfruttando così in modo più vantaggioso la deducibilità fiscale.
Il contributo del lavoratore, così come quello versato dal tuo datore di lavoro, abbatte infatti il tuo reddito imponibile con un conseguente sconto fiscale. Per usufruire della deducibilità fiscale non è necessario produrre in sede di dichiarazione dei redditi nessuna documentazione aggiuntiva, in quanto la deduzione dei contributi viene riconosciuta direttamente in busta paga.
Comunicazione dei contributi non dedotti
Se si versano nel fondo pensione più di 5.165 €, l’importo versato in eccedenza non risulta deducibile e deve essere comunicato al fondo di appartenenza entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello del versamento. Il relativo modulo è disponibile sul sito web di ciascun fondo. Questa comunicazione è molto importante per garantire che i contributi non dedotti vengano esclusi dal reddito imponibile, quando l’aderente chiede al fondo pensione l’erogazione di una prestazione.