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Previdenza complementare
A partire dal 1° gennaio 2025, chi ha iniziato a versare contributi dopo il 1° gennaio 1996 potrà includere, per raggiungere gli importi necessari per la pensione di vecchiaia o anticipata, anche il valore delle rendite dei fondi pensione complementare. Questa opzione è valida solo se almeno il 50% della posizione maturata presso il fondo viene richiesto come rendita pensionistica. I fondi pensione forniranno una stima certificata del valore della rendita mensile per aiutare a fare una scelta informata.
Inoltre, sono state introdotte nuove regole per la pensione anticipata e per il calcolo degli anni di contributi necessari. Le modalità di attuazione saranno definite con un decreto del Ministero del Lavoro e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Aumento della quota contributiva
Dal 1° gennaio 2025, chi è iscritto all’AGO, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa e alla Gestione separata e ha iniziato a versare contributi dopo questa data, potrà aumentare il proprio montante contributivo versando una quota aggiuntiva fino a 2 punti percentuali. Questa quota aggiuntiva non sarà conteggiata per raggiungere gli importi necessari per la pensione di vecchiaia e anticipata, ma sarà pagata al pensionato al raggiungimento dell’età pensionabile. I contributi versati saranno deducibili dal reddito complessivo per il 50% dell’importo totale versato. Le modalità attuative saranno definite con un decreto del Ministero del Lavoro e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Queste modifiche rappresentano un passo significativo verso una maggiore flessibilità e sicurezza per i lavoratori che investono nella previdenza complementare e obbligatoria.